I valori nutrizionali dei cibi che mangiamo variano in base alle modalità di cottura degli alimenti.
Quando scegliamo gli alimenti dovremmo essere consapevoli di come cucinarli, la qualità infatti non è solo basata sulle certificazioni o sulle caratteristiche intrinseche della materia prima. Alcune vitamine hanno bisogno di metodi di cottura specifici per essere assorbite o per non essere disperse.
Come dico sempre la partita del benessere si gioca in cucina! Mangiare sano fa bene, lo abbiamo capito. Ma cosa intendiamo per sano?
Un cibo per essere sano deve avere determinate qualità. Ma quali?
Alcuni alimenti vengono scelti in base alle certificazioni che hanno, perché sono biologici, perché sono privi di conservanti, perché non sono trattati con pesticidi e sono prodotti con materie prime di qualità.
Queste informazioni sono sufficienti a farci stare tranquilli? No.
Il momento più importante è quello della trasformazione dell’alimento in cibo, ovvero quando cuciniamo.
Questa è un’operazione che potenzialmente può trasformare, in pochissimo tempo, un cibo sano in un cibo tossico, se non addirittura cancerogeno.
Perché si formino sostanze tossiche è sufficiente cuocere una patata al forno più tempo del dovuto o portare l’olio ad una temperatura superiore al suo punto di fumo. Non solo.
Utilizzare un alimento nel modo sbagliato rischia anche di limitare la biodisponibilità di alcune vitamine presenti che per essere assorbite hanno bisogno di determinate combinazioni alimentari o di metodi di cottura specifici.
Mangiare alimenti crudi non è la soluzione più sicura perché potrebbe esporci a un elevato rischio microbiologico. Per questo motivo gli alimenti è importante conoscere come cucinare gli alimenti e conoscere le tecniche innovative che ci consentono di farlo senza privarci di preziosi nutrienti.
Prima ci cuocere un alimento è importante conoscere le sue caratteristiche e selezionare l’adeguata modalità di cottura. Solo in questo modo siamo sicuri di portare a tavola la qualità!