di Chiara Volpe
Quando andiamo a fare la spesa non è facile destreggiarsi tra gli scaffali, strapieni di ogni genere di prodotti alimentari.
Quali sono i criteri per decidere di acquistare un prodotto piuttosto che un altro?
Saper leggere un’etichetta ci può essere d’aiuto per fare scelte più sane e consapevoli.
Proviamo insieme a chiarire alcuni aspetti di questo argomento. Ma prima di tutto: cos’è l’etichetta?
Nel Regolamento Europeo del 2011 viene descritta come “qualunque menzione, indicazione, marchio di fabbrica o commerciale, immagine o simbolo che si riferisce a un alimento e che figura su qualunque imballaggio, documento, avviso, etichetta, nastro o fascetta che accompagna o si riferisce a tale alimento”. In poche parole, possiamo definire l’etichetta come la carta d’identità di un determinato prodotto. Viene naturale pensare che se ho di fronte decine di prodotti, ognuno presenterà caratteristiche diverse. Solo leggendo l’etichetta di ciascuno è possibile scegliere il migliore.
Un’etichetta è composta di varie voci come la denominazione, la provenienza, gli allergeni e la quantità, ma gli aspetti su cui è importante fare chiarezza sono gli ingredienti, la dichiarazione nutrizionale e le indicazioni nutrizionali (claims).
Quando andiamo a fare spesa la prima cosa da leggere è la lista ingredienti dell’alimento. Preferisco Meglio acquistare prodotti con liste di ingredienti brevi, piuttosto che quelli contenenti molti ingredienti, spesso preparati con materie prime di scarsa qualità necessitano di molti grassi e sale per essere palatabili. Inoltre ricordiamoci che tutti gli ingredienti si trovano in ordine decrescente, pertanto i primi elencati sono quelli più concentrati. Fanno eccezione invece gli ingredienti riportati tra parentesi che possono avere ordine sparso. In generale meglio evitare quei prodotti che contengono grassi idrogenati, grassi vegetali, grassi vegetali non idrogenati e grassi tropicali, ai quali è meglio preferire burro o strutto.
Anche la tabella nutrizionale è molto indicativa della qualità di un prodotto.
E’ composta dalle indicazioni sul valore energetico, grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, fibre, proteine e sale. Questi valori sono riferiti a 100g/100ml dell’alimento oppure alla singola porzione. Ognuna delle voci citate può essere arricchita di ulteriori informazioni su acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi polinsaturi, polioli, amido, fibre. Impariamo a selezionare i nostri alimenti scegliendo il prodotto che a parità di grassi ha meno grassi saturi, così come quei prodotti che a parità di zuccheri hanno meno zuccheri semplici e una maggior quantità di fibra, alleata del nostro benesser. Infine ricordiamoci che numerosi alimenti nascondono del sale aggiunto quindi controlliamo la quantità di sale presente in alimenti sia salati sia dolci. Per quanto riguarda il sale è importante ricordare che la quantità di sodio giornaliera raccomandata è di 5g.
Ed ora passiamo ai cosidetti claims nutrizionali ovvero quelle indicazioni che affermano, suggeriscono e sottintendono che un alimento abbia particolari proprietà nutrizionali benefiche. Facciamo attenzione agli alimenti “light”, i quali non sempre sono poco calorici poiché richiedono solo che il valore energetico sia ridotto di circa il 30% rispetto allo stesso prodotto tradizionale. Invece un alimento a “basso contenuto calorico” è un alimento che contiene al massimo 40kcal/100g per i solidi e 20kcal/100ml per i liquidi; così come un alimento “a basso contenuto di grassi” non contiene più di 3g di grassi per 100g o 100ml.
Facendo tesoro di queste poche e semplici informazioni possiamo cambiare il modo di fare la spesa scegliendo prodotti più sani. Usciamo di casa 5 minuti prima e investiamo questo tempo per leggere le etichette!