Si chiama alimentazione pranica, ma da molti è conosciuta anche come “Respirianesimo” o “breatharianesimo”. Si tratta di una pratica che prevede la completa eliminazione del cibo dalla propria dieta, arrivando a nutrirsi esclusivamente di energia (il Prana, appunto) attraverso tecniche di meditazione yoga che garantiscono l’assorbimento dell’energia solare e la riduzione delle ore di sonno senza una conseguente perdita di peso.
Siete dubbiosi? Legittimo.
Non esiste infatti ad oggi uno studio scientifico che abbia potuto verificare gli effetti di questa dieta su chi la pratica: i guru di questa pratica hanno infatti rifiutato categoricamente fino ad oggi di sottoporsi a qualsiasi tipo di analisi. A detta di Nicolas Pilartz, fondatore del gruppo Facebook sul respirianesimo in Italia, la dieta è perfetta, con un solo svantaggio: il fatto che nella nostra cultura il cibo sia abbinato alla socialità. Un ostacolo facilmente aggirabile, però, perché il respirianesimo consente di tanto in tanto di sedersi a tavola quando costretti, come nel caso del pranzo di Natale: non ci si ciba per fame, dunque, ma per puro spirito sociale.
Basta fare un giro in rete per imbattersi in numerosissimi siti di fan del respirianesimo, contenenti non solo opinioni ma anche consigli per mettere in pratica le tecniche legate all’alimentazione pranica. Un percorso graduale che passa per diversi stadi: alimentazione vegetariana, vegana, ehretista, fruttariana e melariana (nutrizione tramite sole mele rosse). “Ciascun ciclo” – si legge in uno dei siti dedicati al respirianesimo – “durerà qualche mese, per poi passare definitivamente alla dieta pranica”. L’ultimo stadio precedente al nutrimento di soli raggi solari è detto ciclo dei 21 giorni, in cui si assume solo acqua per purificare l’organismo e ridurre il senso di fame, fino a non avere bisogno neppure di bere.
Nel mentre, è fondamentale imparare le tecniche di respirazione yoga che consentono di beneficiare al meglio dell’energia solare, assorbendola e traendone nutrimento.
Effetti dell’alimentazione pranica
Nicolas Pilartz è fermo nelle sue convinzioni: “sono sempre esistiti nella storia personaggi che riuscivano e riescono tutt’ora a sostenersi senza cibi solidi e liquidi”. Alimentarsi pranicamente, insomma, non solo sarebbe possibile, ma anche auspicabile. Tra i vantaggi, la riduzione delle ore di sonno, con conseguente aumento del tempo libero a disposizione, una maggiore resistenza alle malattie e persino un aumento dell’aspettativa di vita. Ma sarà tutto vero?
Non serve scomodare teorie scientifiche per rendersi conto che cibarsi esclusivamente di aria e luce solare sia una pratica totalmente incompatibile con la vita dell’uomo. Pensare di potersi alimentare solo per necessità sociali è inoltre assolutamente impensabile e deleterio: e non solo perché il cibo è un piacere, ma perché senza l’assunzione di cibo viene completamente meno qualsiasi “rifornimento” energetico per il nostro corpo: deperimento e anoressia sono dietro l’angolo.
Resta da chiedersi cosa spinga quasi tremila persone in Europa ad abbracciare i dettami dell’alimentazione pranica. Per molti si tratta di una scelta etica: minori consumi, minor impatto ambientale, quasi nulla dipendenza da quella che viene definita come una “droga”. Fermi restando però due assunti – e cioè che non si può vivere per più di 20 giorni senza cibo e 10 senza acqua – ci si chiede come si possa trascorrere una vita in buona salute alimentandosi solo di energia cosmica. Impossibile credere davvero che le cellule del nostro organismo possano essere influenzate dalla nostra mente o dalle nostre credenze (“se crediamo di morire senza acqua prima o poi questo accadrà”, spiega Pilartz) e che davvero si possa “mangiare per socialità” (come se lo stomaco, abituato a un perpetuo digiuno, non risentisse dell’introduzione improvvisa di grandi quantità di cibo).
Siamo sicuri che i seguaci dell’alimentazione pranica debbano rivedere le proprie convinzioni e che questo tipo di alimentazione o meglio di filosofia sia completamente incompatibile con la salute ed il benessere del corpo e della mente.