Se siete dei nostalgici della storia dei nostri antenati al punto da volerli imitare perfino nel regime alimentare, probabilmente potreste diventare dei grandi fan della dieta Paleo (dove Paleo – eh sì – sta proprio per Paleolitica).
Inventata da Loren Cordain, nutrizionista dell’Università del Colorado, la Paleodieta si basa su un principio fondamentale: gli uomini delle caverne mangiavano (e vivevano) in modo molto più sano di quelli del Duemila. Presupposto messo in discussione dall’aumento della vita media.
Questa dieta si basa quindi su un regime alimentare che prevede l’introduzione, nell’organismo, di soli cibi precedenti all’introduzione delle tecniche agricole nella storia dell’uomo, tentando di riproporre sulle nostre tavole una varietà alimentare di circa 10.000 anni fa.
Cosa si mangia nella dieta Paleo?
In percentuale, l’assunzione dei nutrienti nella dieta Paleo è così suddivisa:
- 20-35% di proteine
- il 20 e il 40% di carboidrati
- il 28 e il 45% di grassi.
In altre parole, i cibi permessi dalla Paleodieta sono cibi quanto più possibile vicini allo stato naturale: carne e frattaglie meglio se di animali selvatici o allevati allo stato brado senza l’utilizzo di granaglie; pesce, frutti di mare, crostacei, molluschi, uova, frutta e verdura di stagione, moderate quantità di frutta secca. Consentito l’olio extravergine di oliva e l’olio di noci, cocco e di avocado.
Fondamentale importanza nella dieta Paleo riveste l’assunzione di nutrienti che contengano grandi quantità di Omega-3: consigliati dunque i pesci grassi ed il pesce azzurro. Esempi? Lo sgombro, il tonno, le sardine, le alici.
Vietatissimi, di contro, tutti gli alimenti frutto di coltivazione o allevamento: i legumi, i cereali, i formaggi e i tutti i cibi industriali, in cui non fanno eccezione gli zuccheri, i prodotti dolciari e il cosiddetto junk food, che in verità – indipendentemente dalle simpatie paleolitiche di ciascuno – sarebbe bene tenere fuori da qualsiasi tipo di alimentazione.
La dieta Paleo funziona veramente?
Senza dubbio questo tipo di regime alimentare è in grado, grazie alla drastica riduzione di grassi, zuccheri e carboidrati, di prevenire l’insorgenza di patologie quali il diabete di tipo 2 e persino – come sostiene uno studio pubblicato nel 2009 sulla rivista scientifica Cardiovascular Diabetology – complicanze cardiovascolari.
In molti sostengono inoltre che la dieta Paleo contrasti efficacemente l’osteoporosi, riducendo l’apporto di latticini, da molti considerati tra i maggiori responsabili della demineralizzazione delle ossa in età adulta.
Controindicazioni della dieta Paleo
Come tutti i regimi alimentari che eliminano in parte o del tutto alcuni nutrienti fondamentali, anche la dieta Paleo non è considerabile come un regime alimentare da perseguire per tutto il corso della vita. Come la Dieta Dukan inoltre, anche la Paleo introduce nell’organismo un’elevata percentuale di proteine.
Inoltre, la Paleo è una dieta poco varia: limitare la scelta a un numero così ristretto di cibi non può che annoiare…e si sa che se non ci si diverte mangiando, qualsiasi buon proposito viene velocemente meno!