di Chiara Volpe
Acqua e limone la mattina… Ne avete mai sentito parlare?
Ultimamente è dilagata la moda di consigliare acqua e limone a digiuno come rimedio a numerosi problemi dell’organismo.
Come è nata questa tendenza del momento?
Pare che in gran parte abbiano contribuito i consigli di Simona Oberhammer, naturopata fermamente convinta dei benefici di questa pratica. La “bevanda” viene addirittura definita un vero e proprio farmaco naturale, che aiuta a mantenere il benessere, a migliorare la linea e a risolvere tanti piccoli e fastidiosi disturbi. In realtà acqua e limone la facevano già i nostri nonni e prima ancora i loro nonni; ma non era ritenuta una pratica “miracolosa”. Basta guardare su qualche rivista o eseguire qualche ricerca su Internet per comprendere come la disinformazione regni sovrana. Troverete immediatamente come venga consigliato quale rimedio alla disintossicazione dell’organismo, se bevuto ogni mattina a digiuno. Viene spesso indicato di aggiungere un po’ di miele… et voilà, la bevanda è pronta per: pulire fegato e cistifellea, attivare i reni, rendere il pH del corpo alcalino, regolarizzare l’intestino in caso di stitichezza ma anche in caso di diarrea, stimolare il metabolismo e donare energia, etc, etc.
Acqua e limone la mattina: facciamo un po’ di chiarezza.
Già parlare di disintossicazione non è corretto in quanto molto spesso questa parola viene utilizzata in modo inappropriato; infatti la definizione di disintossicazione prevede la rimozione delle sostanze tossiche dall’organismo umano, quindi a meno che non ci sia stato un avvelenamento tramite ad esempio l’ingestione di funghi velenosi o non si abbia ingerito una notevole quantità di mercurio o altri metalli, la disintossicazione è completamente inutile. Inoltre il fatto che molto spesso sia aggiunto del miele per rendere acqua e limone più dolce, contribuisce solo all’ulteriore introduzione di zuccheri semplici nel nostro organismo; ricordiamo infatti che questa pratica viene consigliata ancor prima della colazione, importante pasto in cui tutti ci concediamo almeno un altro cucchiaino di zucchero nel nostro cappuccino.
Altro mito da sfatare e che rappresenta la base della dieta alcalina, è il fatto che alcuni alimenti come il limone possano contribuire a rendere più basico il nostro pH, in quanto si ritiene che l’ insorgenza di numerose malattie sia dovuta proprio alla presenza di un ambiente acido e scarsa quantità di ossigeno; infatti il nostro sangue, tramite numerosi meccanismi, rimane sempre in uno “stato di equilibrio” ad un valore di pH di circa 7,4.
Gli effetti benefici del limone sono indiscutibili e da secoli sono note le sue proprietà tra cui quelle antiemorragiche, disinfettanti ed antisettiche. Inoltre il limone vanta un contenuto di vitamina C pari a 53 mg su 100gr di alimento. Ma rendere la sua assunzione quotidiana, una cura certa per le più svariate patologie non ha senso! Anche perché ricordiamo che non solo non ci sono supporti scientifici su tale pratica ma che se eseguita per lunghi periodi, potrebbe provocare lesioni della mucosa gastrica.
Nessuno ci vieta ogni tanto, di iniziare la giornata con acqua e limone, consapevoli però che non basterà a risolvere magicamente tutti i nostri problemi di salute! Anzi: quando ne abbiamo voglia possiamo sbizzarrirci ed usare un po’ di fantasia, aggiungendo qualche ingrediente inusuale come ad esempio lo zenzero.
Perché lo zenzero?
Lo zenzero, chiamato anche ginger, è una pianta erbacea originaria dell’Estremo Oriente, utilizzata oggi anche come spezia. Ci sono numerosi studi scientifici che dimostrano i vari impieghi terapeutici in cui questa pianta è stata coinvolta sin dall’antichità. Grazie alla componente attiva del gingerolo (responsabile anche del sapore pungente), risulta essere un ottimo antibatterico; inoltre un suo consumo costante è associato ad una maggior perdita di peso.
Questo abbinamento zenzero-limone ci permette di sfruttare al massimo la sinergia tra la vitamina C del limone e la vitamina E dello zenzero; infatti il ginger vanta una composizione nutrizionale notevole in cui troviamo anche un contenuto di vitamina E pari a 0,26 mg su 100gr di alimento. Oltre a previene o migliora la nefropatia diabetica , questa associazione vitaminica ci fornisce un quantitativo di antiossidanti, che contrastano l’azione dei radicali liberi e danno all’epidermide un aspetto più giovane e luminoso.
Ricordiamo inoltre che numerosi fitochimici del limone si trovano anche nella buccia, per cui oltre a spremere la polpa potremmo arricchire la nostra spremuta con una grattugiata del pericarpo.
FONTI
- Onyeagba R., Ugbogu, O.C,. Okeke, C.U., and Iroakasi, O. Studies on the antimicrobial effects of garlic (Allium sativum Linn), ginger (Zingiber officinale Roscoe) and lime (Citrus aurantifolia Linn). African Journal of Biotechnology, 10(3).
- Shanmugam, K.R., Mallikarjuna, K., Nishanth, K., Kuo, C., and Reddy, K.S. Protective effect of dietary ginger on antioxidant enzymes and oxidative damage in experimental diabetic rat tissues. Food Chemistry, 124(4), 1436–1442.
- Pagina wikipedia sul limone