Se passate le vostre nottate tra sveglie frequenti, incubi e senso di spossatezza al risveglio, è probabile che non sia tutta colpa dello stress. Un’alimentazione errata può avere infatti effetti nefasti tanto quanto la fretta diurna.
Basta un po’ di buon senso.
Mangiare 4-5 volte al giorno consente di non arrivare a cena troppo affamati evitando così abbuffate di grassi e zucchero, riconosciute come alcuni fra i peggiori nemici del sonno. Il sentire comune consiglia poi di evitare la caffeina, il tè o altre bevande nervine.
Già, ma poi? Come riconoscere i “nemici invisibili” del riposo?
La carne rossa e la pizza sono decisamente poco digeribili in serata, richiedono un lungo processo digestivo. Anche cibi apparentemente “leggeri” ma con effetti diuretici possono avere effetti nefasti sul vostro riposo. Ad esempio il sedano, gli asparagi oppure alcune tisane drenanti possono costringerci a svegliarci ripetutamente nella notte per urinare.
Eppure ci sono cibi che favoriscono decisamente il sonno e la digestione. Diversi ricercatori si sono interrogati sulla questione, producendo una grande quantità di dati. Uno degli ultimi studi in merito proviene dalla Pennsylvania University: per un buon sonno, si ritiene, è necessario assumere una buona quantità di alfa-carotene, selenio, acido laurico e calcio, nonché vitamina D e licopene.
Ma sono gli Omega 3 a detenere il primato come migliori alleati del sonno: questo è quanto emerge sia dal Journal of Clinical Sleep Medicine che dal Journal of Sleep Research, che hanno entrambi effettuato studi sulle abitudini alimentari di chi consuma pesce in maggiori quantità. L’Università di Oxford ha analizzato il comportamento di 362 bambini, dimostrando come, con un’alimentazione a base di pesce o alghe marine, la capacità di addormentarsi e la qualità del riposo notturno aumentino nettamente: meno risvegli notturni e un’ora in più di sonno al mattino.
Se assumere pesce tre volte a settimana ha un beneficio diretto sul nostro sonno, è però vero che ci sono altri cibi capaci di portare effetti altrettanto positivi. Vediamo quali.
- Le noci. Stavolta lo studio proviene dall’Università del Texas: le noci favorirebbero l’innalzamento dei livelli di melatonina, l’ormone del sonno, con conseguenti benefici sul riposo.
- I kiwi. L’Università medica di Taipei ha svolto una ricerca della durata di 4 settimane su 22 donne e 4 uomini fra i 20 e i 50 anni che soffrivano di disturbi del sonno. Al termine del mese di studio, chi ha consumato ogni sera un kiwi prima di andare a letto ha beneficiato di un migliore riposo: meno tempo per addormentarsi e maggiore profondità, qualità, efficacia e durata del sonno.
- Il succo di amarene. Viene dalla Louisiana lo studio che introduce le amarene nella dieta quotidiana di chi ha difficoltà nel riposo notturno: 230 ml di succo due volte al giorno innalzano i livelli di melatonina e migliorano il sonno.
- La camomilla. Dalle note proprietà sedative, è uno dei rimedi più noti di tutti i tempi. E siccome nelle tradizioni c’è un fondo di verità, uno studio giapponese ha dimostrato come la camomilla abbia proprietà ansiolitiche e rilassanti vicine a quelle delle benzodiazepine, pur essendo totalmente naturale.
E per chi soffre di acidità di stomaco? Niente di meglio di un bicchiere di latte, questo il consiglio delle nonne. Nessuno studio universitario a supporto però!