Chirurgia Bariatrica. Un pò di storia
La chirurgia bariatrica rappresenta una soluzione concreta all’obesità ormai diffusa in tutti i paesi del mondo. Il primo vero intervento di chirurgia bariatrica venne eseguito da Kremen e Linner, a Minneapolis, nel 1954; negli anni ’70 si assistette alla progressiva proliferazione degli interventi di chirurgia bariatrica in diversi Paesi del mondo; negli anni ’90 nella sola California si registrava un aumento significativo del numero degli interventi bariatrici. Nel 2003 negli USA sono stati eseguiti 103.000 interventi di chirurgia bariatrica. (Fonte Department of Surgery,University of Minnesota,Minneapolis,MN,USA ). Nel 2011 Il numero totale globale delle procedure è stato di 340.768. (Fonte Pubmed, Metabolic/bariatric surgery worldwide 2011 )
Chirurgia bariatrica. In Italia
Purtroppo in Italia la chirurgia bariatrica soffre ancora di insensati pregiudizi ed in pochi conoscono i reali vantaggi legati al trattamento chirugico dell’obesità. Attualmente si registrano solo 7000 mila interventi l’anno, una situazione che tuttavia sta mutando grazie al contributo informativo della Sicob, la Società italiana di chirurgia dell’obesità – ha spiegato il Presidente Eletto Sicob Prof. Nicola Di Lorenzo al quotidianosanita.it – abbiamo deciso di realizzare e diffondere l’opuscolo “Obesità, come liberarsene e vivere meglio”, una guida di 24 pagine di semplice lettura in cui vengono descritti gli interventi e spiegati i benefici, per mettere in condizione i pazienti obesi e le loro famiglie di scegliere la via giusta per salvaguardare la salute. (Fonte quotidianosanità.it)
Chirurgia Bariatrica. Indicazioni
L’obesità è una delle più grandi sfide di questo secolo e sta assumendo proporzioni epidemiche nella società occidentale. Allo stato attuale delle nostre conoscenze, la chirurgia bariatrica rappresenta una concreta possibilità terapeutica in grado di migliorare la qualità e l’aspettativa di vita delle persone obese. Tuttavia il trattamento chirurgico dell’obesità è indicato solo in soggetti con BMI superiore a 40 oppure se superiore a 35 ed in presenza di importanti fattori di comorbidità (diabete, dislipidemie, ipertensione) e nei casi in cui si maturi il convincimento che sia l’unico modo per risolvere una situazione patologica codificata come cronica, e comunque sempre dopo almeno 5 anni di fallimenti dieto-terapici.
Chirurgia Bariatrica. Prima visita
Prima di accedere a questo approccio terapeutico, è necessaria consultare un team multidisciplinare composto dal chirurgo, nutrizionista e psicologo per ricostruire la storia anamnestica del paziente.
Bisogna accertare:
la presenza di obesità di tipo esogeno
la comprovata refrattarietà ai trattamenti non chirurgici
l’assenza di problemi psichiatrici, quali i disturbi di personalità narcisistiche e borderline, o comunque predittivi di scarsa compliance;
l’assenza di patologie del pattern alimentare (bulimici restrittivi e non, binge eating, sweet eater etc.)
l’assenza di patologie digestive (malattie infiammatorie intestinali, varici, MRGE od esofagite grave, ulcera peptica etc.)
la condizione non gravidica
la piena disponibilità ad un follow up post-operatorio
la comprensione e l’accettazione degli effetti collaterali dell’intervento chirurgico
un rischio operatorio accettabile
L’età anagrafica dei pazienti deve essere compresa tra i 18 ed i 65 anni, con un possibile scostamento, in più o in meno, di 5 anni.
La chirurgia bariatrica da sola non può risolvere il problema. Il paziente che si sottopone all’intervento dovrà effettuare dei controlli periodici per monitorare e gestire comorbilità ed eventuali complicanze. E’ altresì indispensabile seguire delle indicazioni nutrizionali e modificare il proprio stile di vita adottando nuove abitudini alimentari.