Ufficializzata la “limited edition 2021” del Cornetto Algida, a firma della chef siciliana Martina Caruso
Una realtà imprenditoriale importante, come quella Algida, ha rivolto la sua attenzione alla ricchezza della terra di Sicilia, scegliendone alcuni dei prodotti simbolo della sua gastronomia. Bontà assicurata dunque, per il celebre gelato ispirato per l’estate 2021, al cannolo siciliano che, ritroveremo nel cono con la cialda aromatizzata alla cannella, e nel suo cuore, ripieno di gelato alla panna con ricotta e cuore di salsa all’arancia. Non potevano mancare, dulcis in fundo, la granella di pistacchio.
In quanto a qualità nutrizionale?
Questa la domanda che mi è stata lanciata durante un’intervista radiofonica
Sono e voglio essere sincero. Interessante è la novità di Algida che unisce in maniera originale e bizzarra la golosità siciliana in un contesto nazionale di scambio tra settori diversi e che a quanto pare possono avere qualcosa in comune: la GDO e l’artigianato.
Da premiare l’attenzione ai prodotti caratteristici del territorio (in questo caso il cannolo) e l’esaltazione della cultura siciliana nel mondo, ma è davvero questa la strada che può dare voce all’artigianato? Sono in tanti a chiederselo e nel frattempo alcuni piccoli produttori di olio approcciano alla GDO in Fresco Market con un’operazione coordinata da Piero Palanti della guida Extravoglio.
Per comprendere una cultura è necessario anche conoscerne la gastronomia e comprenderne l’origine. Questa ricerca, secondo me, non può che far bene alla testa ed al cuore.
Come nutrizionista addetto ai lavori della Pasticceria Salutare, non posso che richiamare al senso del dovere, ricordando che il cono del piacere, non può ovviamente accompagnare quotidianamente la nostra alimentazione.
Le calorie? Guardiamo oltre, consumiamo con criterio e con un occhio alla sostenibilità.
La relazione tra artigianalità e l’alta distribuzione, sempre più attenta al gusto e benessere del cliente, non può che rappresentare la grande novità, guidando il passaggio da un approccio quantitativo ad uno qualitativo.
Certo non possiamo dimenticare che il gelato è un prodotto ricco di zuccheri e grassi, ed è per questa ragione che è necessario oggi individuare delle alternative merceologiche a questi e su questo punto bisogna dare atto che le aziende sono sulla buona strada, più degli artigiani ahimè!
Voglio cogliere l’occasione per ribadire come non sia necessario togliere qualcosa ma inserire, nella produzione alimentare, ingredienti che fanno bene: polifenoli, antiossidanti, vitamine, omega 3, fibre.
L’attenzione per il gusto ed il benessere è, in questo periodo storico, massima e dunque, non dobbiamo e non possiamo rimandare la rivoluzione gastronomica che si fonda su “più benessere e meno rinunce”.
L’unico modo di liberarsi di una tentazione è cedervi sicuri che in questo nuovo contesto alimentare, essa non nuocerà al nostro benessere ma al contrario ne soddisferà l’equilibrio psico-fisico.
Antonio Galatà e Luisa Vaccaro