Latte di capra: proprietà, valori nutrizionali e benefici!
Cosa troviamo in etichetta?
Secondo la normativa vigente (RD 9/5/29 n.994), per latte alimentare di intende «il prodotto ottenuto dalla mungitura regolare, ininterrotta e completa di animali in buono stato di salute e di nutrizione».
Il termine “latte” da solo, indica quello di vacca; per latti di provenienza diversa, come quello di capra, occorre specificare l’origine in etichetta.
Proprietà organolettiche e nutrizionali: cosa distingue il latte di capra dal latte vaccino?
Il latte è un liquido biologico opalescente dalla composizione complessa.
Dal punto di vista chimico-fisico, si tratta di una dispersione acquosa di molte sostanze: carboidrati (il lattosio), grassi, proteine, vitamine idrosolubili e liposolubili, sali minerali e fosfati.
A confronto con il latte di mucca, il latte di capra è di colore bianco e ha un odore e un sapore caratteristici, più forti, che potrebbero non essere graditi a tutti.
La composizione del latte varia con la specie e riguarda la concentrazione dei vari componenti: nell’ambito della stessa specie, questi variano quantitativamente a seconda della razza, dell’individuo, dello stato di lattazione, dei fattori stagionali e del tipo di alimentazione.
I dati CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) relativi alla composizione chimica e al valore energetico del latte di capra sono i seguenti:
Volendolo paragonare con il latte vaccino intero, il latte di capra presenta un maggior contenuto energetico (76 kcal/100 g), per la maggiore quota di grassi (4,8 g/100 g), una maggiore quota di potassio, calcio, fosforo e vitamina A; ma una minore quantità di folati, vitamina B6 e vitamina B12.
Le principali proteine del latte di capra (α-lattoglobulina, β-lattoglobulina, κ-caseina, β-caseina, and αs2-caseina), somigliano alle omologhe del latte vaccino, ma il latte di capra manca della βs1-caseina, la proteina più abbondante nel latte di mucca.
Per quanto riguarda frazione lipidica, questa è rappresentata da acidi grassi a catena corta, media (acido caproico (C6), acido caprilico (C8), acido caprico (C10) e acido laurico (C12)) e lunga (acido linoleico (C18)), mono e polinsaturi.
Quali benefici ha il latte di capra?
Innanzitutto, è importante consumare il prodotto solo una volta opportunamente trattato termicamente, quindi non crudo, soprattutto per i neonati.
Il latte di capra presenta una quota di lattosio praticamente pari a quella del latte di mucca, per questo non è un alimento adatto a chi è intollerante a questo carboidrato; tuttavia, la maggiore presenza di acidi grassi a catena corta, lo rende più digeribile.
Gli acidi grassi a catena corta e media, infatti, oltre ad essere più facilmente digeribili ed assorbibili a livello intestinale, rappresentano una forma energetica immediatamente utilizzabile. Secondo alcuni studi, essi hanno proprietà dimagranti poiché hanno un maggiore potere saziante e aumentano la termogenesi alimentare e il consumo di grassi a scopo energetico, con conseguente riduzione del volume degli adipociti e del peso corporeo.
Grazie alla loro capacità di essere assorbiti rapidamente, questi acidi grassi trovano impiego nel trattamento di una varietà di disturbi di malassorbimento e nell’alimentazione per via parenterale, ma, a causa della loro tendenza a indurre chetogenesi e acidosi metabolica, risultano essere controindicati in alcune situazioni, come nei soggetti diabetici e con problemi al fegato.
L’acido linoleico, presente nel latte di capra in forma coniugata, è molto studiato per i suoi effetti positivi nella prevenzione e nel trattamento di molte malattie, incluse obesità, cancro, diabete e malattie cardiovascolari. In particolare, un esperimento condotto su animali da laboratorio ha dimostrato che esso determina un aumento del colesterolo totale, del colesterolo buono (HDL) e una diminuzione dei trigliceridi, mentre il colesterolo LDL rimane invariato.
In virtù delle sue caratteristiche, recentemente il latte di capra viene anche utilizzato in alcune condizioni cliniche, come allergie, atopie e malattie infiammatorie, per le sue capacità immunomodulanti, poiché riduce l’esagerata risposta immunitaria in fase acuta, ed antiaterogene, soprattutto negli anziani.
Il latte di capra, inoltre, sembrerebbe normalizzare il microbiota umano con una serie di effetti protettivi sulla muscosa intestinale.
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