Ansia e depressione? L’alimentazione può essere un valido aiuto
Ansia e depressione. La maggior parte dei processi mentali – pensieri, emozioni, depressioni e rabbia – ha alla base un’origine biochimica che presenta una stretta connessione con ciò che mangiamo!
In particolare, ansia e depressione sono due patologie multifattoriali che colpiscono una percentuale sempre più alta di persone.
Ansia e depressione sono associate a un deficit di secrezione di alcuni neurotrasmettitori come serotonina, dopamina e norepinefrina.
Questi scompensi sono legati allo stile di vita. Alimentazione ed attività fisica possono migliorare l’equilibrio degli ormoni sopracitati.
Basti pensare il ruolo che il cibo svolge nella regolazione del tono dell’umore! A tutti è successo almeno una volta nella vita di mangiare un cioccolatino dopo una giornata triste.
Questa scelta però, è un’arma a doppio taglio in quanto, un eccessivo consumo di zuccheri attiva pericolose nuovi dipendenze!
Quando mangiamo carboidrati sappiamo che il corpo attiva insulina e siamo consapevoli che questo ormone potenzia il trasporto del triptofano, precursore dell’insulina a discapito degli altri neurotrasmettitori. Quindi, dopo un pasto ricco di carboidrati, si osserva un’eccessiva produzione di insulina con la conseguente sensazione di calma e appagamento. Ma è bene sapere che questa condizione di benessere dura poco, perché, successivamente all’azione dell’insulina si avrà un calo glicemico che genera la secrezione dell’ormone dello stress, il cortisolo, che favorisce la secrezione di ormoni come noradrenalina e dopamina. Questi due neurotrasmettitori, producono sensazioni opposte a quelle della serotonina come ansia e agitazione. Infatti, la caratteristica della depressione è proprio “l’up and down” che coincide con l’interazione del “va e vieni” dei neurotrasmettitori serotonina e dopamina ad opera degli ormoni insulina e cortisolo (ormone dello stress).
Questo tipo di oscillazioni aumentano la ricerca di cibi ricchi di zuccheri!
L’aggravante. Nel processo infiammatorio cronico si sviluppano citochine pro-infiammatorie che determinano un controllo importante sul tono dell’umore, in quando riducono notevolmente la secrezione di questi neurotrasmettitori seratoninergici.
Ansie e depressione, quali sono gli “alimenti amici” del Buon Umore?
È importante consumare frutta e verdura fresca ricche di vitamine del gruppo B, zinco, magnesio e calcio e amminoacidi essenziali come il triptofano che sono fondamentali nella sintesi dei neurotrasmettitori e nella modulazione delle loro funzioni. In particolare, il triptofano è contenuto negli alimenti come le banane, nei datteri, nel cioccolato e nell’avena.
Non devono mai mancare, le sostanze antiossidanti come la vitamina E, la vitamina C e i carotenoidi e gli omega 3, contenuti nei pesci, nei crostacei e nelle noci, che sono indispensabili per abbassare lo stato infiammatorio. Ricordiamo che la vitamina C è molto sensibile all’ossigeno, perciò e consigliato consumare i cibi che la contengono freschi, fritti oppure cotti sottovuoto.
L’attività fisica può contribuire significativamente a migliorare il tono dell’umore, oltre a migliorare le condizioni fisiche e lo stato infiammatorio.
Alimentarci in modo bilanciato, senza eccessi e rinunce, ci aiuta a conseguire il giusto equilibrio tra mente e corpo.
A cura di Manuela Codispoti
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