L’Italia occupa solo il ventesimo posto in una classifica sulla salute a livello globale. Sono questi i risultati di un articolo pubblicato lo scorso settembre sulla nota rivista Lancet
Lo studio sull’obesità pubblicato sulla nota rivista Lancet mette in evidenza la situazione di criticità nel nostro paese. Tra i 33 indicatori utilizzati per stilare la classifica (tra cui la povertà, i suicidi, la disoccupazione e molti altri), pare che sia stato il sovrappeso a farci scendere così in basso. Questo studio non fa altro che confermare i dati già allarmanti dell’Osservatorio Nazionale Sulla Salute, secondo cui nelle varie regioni italiane il 46,6% dei ragazzi al di sopra dei 18 anni è in sovrappeso o obeso mentre per quanto riguarda i bambini la percentuale è del 30,7 %.
Obesità, che cos’è?
È una condizione caratterizzata da un eccesso di tessuto adiposo e rappresenta uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello mondiale. Infatti sia l’obesità che il grave sovrappeso sono correlate con l’aumento del rischio di gravi patologie; l’insulino resistenza, l’ipertensione, alcune malattie cardiache, alcuni tipi di tumore e il diabete di tipo 2, sono solo alcuni esempi.
Obesità. Quali sono le principali cause?
Oltre rari casi in cui l’obesità può avere cause genetiche oppure essere correlato alla presenza di malattie endocrine (come l’ipotiroidismo o la sindrome di Cushing), generalmente un’alimentazione scorretta è la motivazione più frequente. Tuttavia non bisogna sottovalutare uno stile di vita sedentario. Infatti la mancanza di tempo per fare attività fisica unita all’utilizzo del cibo come uno sfogo, rappresentano un quadro sempre più assiduo della nostra società. Può essere un errore però dare per scontato che l’obesità riguardi solo le società occidentali. Di fatti le popolazioni più svantaggiate dal punto di vista socio economico tendono a consumare alimenti meno elaborati ma più grassi e tendono a curare meno il loro benessere fisico e la loro immagine.
L’obesità è una malattia?
Si, anche se al momento non è completamene riconosciuta come tale. Per questo motivo lo scorso novembre il centro di studio e ricerca sull’obesità dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con la Società italiana obesità, la Società italiana di chirurgia dell’obesità, l’Associazione italiana dietetica e nutrizione clinica e l’Associazione Amici obesi onlus si sono rivolti al ministero della Salute. La richiesta è stata quella di riconoscere l’obesità come una malattia vera e propria, presentando un documento sulle drammatiche conseguenze dell’obesità. Solo in Italia questa provoca mille morti a settimana, 150 al giorno, uno ogni 10 minuti.
a cura delle Dr.ssa Chiara Volpe, biologa nutrizionista
FONTI:
http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?id=175&area=Malattie_endocrine_e_metaboliche