Nei nostri articoli precedenti abbiamo già avuto modo di parlare della “dieta Lemme”. Ricordiamo brevemente i suoi principi fondamentali. Si tratta di una strategia alimentare piuttosto recente che prende il nome dal suo creatore, il farmacista e ricercatore Alberico Lemme. Il suo regime dietetico, che prometterebbe di raggiungere il tanto agognato peso ideale, è basato su quella che è stata definita “filosofia alimentare”: carboidrati e proteine no limit VS sale, dolci, frutta e verdura.
Suddivisa in due fasi, una di dimagrimento e una di mantenimento, la dieta Lemme prevede il consumo dei pasti a orari precisi da rispettare rigorosamente. I carboidrati, per esempio, vanno assunti soltanto al mattino, poiché in questo modo vengono smaltiti meglio, mentre a pranzo e a cena vanno riservate le proteine di carne e pesce.
Avendo introdotto e ricordato le caratteristiche principali del regime Lemme più generico, è bene evidenziare che è comunque disponibile anche una versione cosiddetta vegetariana. In questo articolo, infatti, ci concentreremo soprattutto sul programma alimentare vegetariano, proponendo qualche esempio di menù e analizzando pregi e difetti di un regime così costrittivo.
Il programma prevede..
L’interesse nei confronti della dieta vegetariana è aumentato molto in questi ultimi anni, anche grazie allo scalpore suscitato da recenti vicende come il rapporto tra carne rossa e tumori, o i reiterati episodi di maltrattamenti animali negli allevamenti intensivi. Molte persone aderiscono a questo modello alimentare spinte da considerazioni ideologiche, altre soltanto perché la ritengono una dieta particolarmente efficace e salutare.
La dieta Lemme vegetariana tiene conto di quanti non mangiano carne e pesce, due alimenti fondamentali all’interno del tradizionale regime alimentare. Ma allora come sostituire le proteine garantite da questi due cibi? La dieta lemme vegetariana prevede una grande dose di verdure, consentendo il consumo di carciofi, asparagi, funghi, cipolle e spinaci, alimenti che la normale dieta permette solo nella seconda fase, quella di mantenimento.
Colazione: entro le 9:30 caffè, frutta;
Spuntino: tra le 10 e le 11 tè con un limone;
Pranzo: tra le 12 e le 14 pasta olio e peperoncino;
Spuntino: tra le 16 e le 17 tè con un limone;
Cena: tra le 19 e le 21 zuppa di verdure o hamburger vegetali.
Ovviamente è possibile scegliere e combinare fra loro le varie tipologie di frutta o verdure facendo però attenzione alle quantità e ai grassi. Evitate di condire troppo i cibi e di mangiare fuori orario. Ricordarsi sempre che una moderata attività fisica associata alla dieta aiuta a perdere peso e a raggiungere gli obiettivi.
Danni e controindicazioni della dieta Lemme
Sebbene osannata da molti, secondo alcuni esperti la dieta Lemme farebbe male. Ma quali sono allora danni, controindicazioni ed effetti collaterali della dieta Lemme? Pare che questo regime alimentare sia sconsigliato a chi soffre regolarmente di cali di pressione: l’assoluta mancanza di sale e l’assenza di dolci e zuccheri potrebbero causare capogiri, svenimenti e la classica sensazione di debolezza.
Bere molta acqua, almeno due litri al giorno, potrebbe in parte evitare questo rischio. Si consiglia comunque di non scegliere questo tipo di dieta e di consultare sempre uno specialista un dietologo o un nutrizionista per ottenere consigli e indicazioni sulla base delle proprie caratteristiche e problematiche, evitando di incorrere in rischi inutili.