Una corretta conservazione degli alimenti in frigo consente di non alterare le caratteristiche nutrizionali degli alimenti e di ridurre il rischio di proliferazione e contaminazione microbica.
Il frigorifero è sicuramente l’elettrodomestico più diffuso nelle case di oggi.
Con Il suo utilizzo vengono abbandonati i classici metodi di conservazione (salagione, essiccatura e affumicamento) che alterano le caratteristiche organolettiche e nutrizionali dei cibi.
Il freddo rallenta la crescita dei microbi responsabili delle tossinfezioni alimentari.
I prodotti freschi come carne e pesce possono essere conservati a +4°C per 24-48 ore. I cibi cotti invece, in base alla sua composizione, possono resistere in frigo anche 5 giorni.
Un uso corretto del frigorifero è garanzia di una buona conservazione.
Ecco le 10 regole per una corretta conservazione in frigorifero:
- Regolare detersione e disinfezione interna
- Non lasciare lo sportello spalancato o aperto per lunghi periodi
- Non riempire il frigo di alimenti, questo potrebbe alterare la circolazione d’aria con formazione di zone a temperature maggiore.
- Conservare i cibi chiusi in appositi contenitori oppure avvolti con la pellicola
- Gli alimenti cotti vanno stipati nelle griglie superiore del frigo
- Nei cassetti in basso vanno stipati frutta e verdura
- Gli alimenti più deperibili come carne e pesce vanno posizionati nella parte più bassa e fredda del frigo
- Non conservare nel controporta alimenti freschi sensibili agli sbalzi termici es. il latte, quella parte del frigo ad ogni apertura viene sottoposta ad un importante aumento di temperatura.