di Chiara Volpe
Le bacche di Goji fanno dimagrire?
Se prestiamo attenzione ci riuscirà facile notare come entrando in qualsiasi supermercato, troveremo scaffali pieni di prodotti a base di bacche di Goji, come ad esempio succo di Goji, bacche di Goji essiccate ed estratto di Goji in capsule.
Ma cosa sono queste piccole bacche rosse?
Le bacche di Goji, dal nome latino Lycium Barbarum, derivano da un arbusto deciduo perenne della famiglia delle solanacee (stessa famiglia di melanzane, pomodori, patate, peperoncino e peperoni). Queste bacche rosse crescono spontaneamente nelle valli Himalayane, della Mongolia, del Tibet e nelle province della Cina dello Xinjiang e del Ningxia; negli ultimi anni però, sono sorte anche nuove coltivazioni in Europa.
Come è nato l’ interesse per le bacche di Goji?
Nel paese della Grande Muraglia queste bacche sono soprannominate “il frutto della longevità” e sono considerate da migliaia anni come un rimedio naturale che aiuta a mantenere l’organismo in buono stato di salute. Alcune leggende (non documentate) parlano di monaci che, bevendo l’acqua di un pozzo in cui erano cadute alcune bacche di Goji, divennero eccezionalmente forti e longevi, scoprendo così le straordinarie capacità di questo frutto. Inoltre si dice che le popolazioni della Cina del Nord e della Mongolia interna grazie al loro stile di vita e alle loro abitudini alimentari, sono tra le più longeve del mondo e tra le meno soggette alle cosiddette malattie del benessere, quali malattie cardiovascolari e tumori. C’è chi sostiene che questi risultati siano correlati all’utilizzo quotidiano di bacche di Goji in queste popolazioni. Il problema è che da qui, alla vendita di Goji come “frutto miracoloso” il passo è stato breve!
A cosa sono dovute queste proprietà tanto acclamate?
Prima di tutto ricordiamo che il 68% della massa secca delle bacche di Goji è rappresentata da carboidrati, il 12% da proteine, il 10% da fibre e l’ ultimo 10% da grassi. Ma è la presenza di ulteriori nutrienti, quali vitamine e minerali, a suscitare tanto interesse verso i cosidetti “diamanti rossi”. È stato inoltre riconosciuto a questi frutti un alto potere antiossidante. Gli antiossidanti infatti sono delle sostanze chimiche che riducono o prevengono l’ossidazione di altre sostanze; tali reazioni di ossidazione possono essere molte dannose per l’organismo in quanto possono produrre radicali liberi, responsabili dell’avvio di una catena di reazioni che danneggia irreversibilmente le cellule. La vitamina E e la vitamina C ad esempio, sono tra i sistemi di difesa non enzimatica più importanti di cui dispone il nostro organismo per proteggersi da tali molecole. Mentre la vitamina C è presente in buone concentrazioni nelle bacche di Goji (da 29 a 150 mg per 100 gr), la vitamina E pare che sia presente solo in piccolissime quantità. Il potere antiossidante inoltre viene attribuito anche alla presenza di polisaccaridi tipici di tali bacche: gli LBP, i polisaccaridi del Lycium Barbarum; tuttavia, il loro effetto in vivo non è stato ancora accertato, in quanto gli esperimenti eseguiti sono stati condotti “in vitro”.
I sostenitori più accaniti attribuiscono a questi frutti proprietà straordinarie, affermando che: incrementano la risposta immunitaria, equilibrano il pH sanguigno, favoriscono la funzionalità intestinale e la concentrazione mentale, hanno una funzione protettiva verso la motilità degli occhi.
Bisogna anche sottolineare che studi recenti hanno dimostrato che il consumo di bacche di Goji potrebbe provocare reazioni allergiche in pazienti predisposti; inoltre ultimamente, in bacche di provenienza cinese sono stati rilevati alti livelli di pesticidi e fungicidi, che rischiano di causare ulteriori effetti negativi all’organismo.
Il motivo per cui i pareri circa tale argomento sono nettamente contrastanti tra loro, deriva anche dal fatto che la principale forma con cui le bacche di Goji sono vendute, è quella essiccata. Molte delle qualità ad esse attribuite, sono in realtà riconosciute al prodotto appena raccolto e non al prodotto lavorato ed essiccato; in molti casi infatti, se da una parte la lavorazione dell’alimento può renderlo più gustoso al palato, dall’ altra può modificarne importanti qualità nutrizionali.
Il fatto che le bacche di Goji siano da sempre associate alla medicina tradizionale cinese, che in Occidente viene spesso “spacciata” come miracolosa e mistica, ha contribuito a creare un vero e proprio mito intorno ad esse. È un frutto molto nutriente e contiene diversi principi attivi, ma dunque nulla di diverso rispetto a molti altri prodotti della natura. Le sue proprietà benefiche sono veritiere anche se non sono certo una novità, ma il fatto che contengano diversi principi attivi non deve farci credere che le bacche abbiano qualcosa di miracoloso che dobbiamo acquistare a qualunque costo. Valutiamo inoltre il fatto che salvo qualche analisi sperimentale che ha preso in oggetto una “percezione generale del benessere psicofisico”, la stragrande maggioranza degli studi che ha osservato gli effetti delle bacche di Goji è stata svolta “in vitro” oppure sulle cavie.
Ricordiamo inoltre che 100 gr di bacche di Goji contengono 362 kcal, risultando quindi uno spuntino non ottimale per chi ha problemi di sovrappeso.
Impariamo anche in questo caso ad apprezzare le effettive proprietà di questo frutto, ma consapevoli che il marketing ha giocato un ruolo importantissimo nella costruzione della sua fama,rendendo tali frutti “miracolosi”.
FONTI:
• Amagase H, Sun B, Borek C. (2009). Lycium barbarum (goji) juice improves in vivo antioxidant biomarkers in serum of healthy adults. Nutr Res. ; 29:19-25.
• Potterat O. Goji (Lycium barbarum and L. chinense): Phytochemistry, pharmacology and safety in the perspective of traditional uses and recent popularity. Planta Med. 2010 Jan; 76(1):7-19.
• Larramendi, C., García-Abujeta, L., Vicario, S., García-Endrino, A., López-Matas, M., García-Sedeño, M., and Carnés, J. (2012). Goji Berries (Lycium barbarum): Risk of Allergic Reactions in Individuals With Food Allergy. J Investig Allergol Clin Immunol. ; 22(5):345-50.