Le persone che scelgono la dieta vegetariana sono sempre di più. Ma quali rischi si corrono?
E quali sono i benefici ottenuti?
La dieta vegetariana è diventata, negli ultimi anni, un’abitudine alimentare sempre più diffusa: essa consiste nell’eliminare completamente carne, pesce e alimenti da essi derivati, il cui apporto nutrizionale deve però comunque essere compensato da alimenti che apportano il giusto contenuto proteico. Per intraprendere una strada di questo genere bisogna quindi tener conto di una serie di elementi ed indicazioni che un esperto nutrizionista è sicuramente in grado di fornire.
La dieta vegetariana ha effettivamente numerosi benefici per il nostro organismo – diversi studi ne hanno evidenziato per esempio l’efficace azione anti-tumorale e di contrasto alle malattie cardiovascolari – ma come in ogni regime alimentare particolare, bisogna fare molta attenzione a tutti gli effetti che esso può provocare sull’organismo, compresi quelli derivanti da possibili squilibri nutrizionali. Anche perché – è bene sottolinearlo – non siamo tutti uguali e ciò che può far bene ad uno può essere dannoso (se non addirittura pericoloso) per un altro.
A seconda delle proprie attività, di vita e sportive, affrontare una dieta vegetariana può comportare alcune controindicazioni, dovute principalmente alla perdita di tono muscolare causata dalla riduzione dell’assunzione di proteine. Altri rischi connessi con la dieta vegetariana possono essere poi la carenza di vitamine e di acidi grassi essenziali. Oltre a tali elementi, di cui è comunque necessario tenere conto, vi sono però anche diversi aspetti positivi: una dieta vegetariana infatti ottiene effetti benefici sui reni, riduce il colesterolo, contrasta l’insorgere di diverse patologie anche gravi e fa bene alla pelle e al sistema linfatico.
Bisogna poi considerare anche un’altra cosa:
chi pensa di scegliere la dieta vegetariana per risparmiare o dimagrire sbaglia.
Sotto il primo aspetto infatti non tiene conto del fatto che le proteine alternative possono avere un costo non indifferente; per quanto riguarda invece la perdita di peso, essa è la conseguenza di una corretta combinazione di alimenti e non deriva dall’eliminarne completamente alcuni.
Al di là delle legittime motivazioni di carattere etico e morale che indirizzano verso la scelta di fare una dieta vegetariana, nell’intraprendere questa strada è fondamentale monitorare costantemente la propria salute e farsi seguire da un medico nutrizionista, in grado di monitorare eventuali disturbi, controllare il rispetto del giusto equilibrio di nutrienti ed eventualmente variare l’alimentazione e completarla con integratori.